Una tradizione teatrale già presente in Corsica...

Nella seconda metà del XVIII secolo, la descrizione della Moresca fatta a Vescovato in onore del conte de Marbeuf, governatore generale della Corsica e protettore dei Bonaparte, ci mostra uno spettacolo estremamente complesso, eseguito da oltre cento pastori-danzatori. Esisteva dunque in Corsica una tradizione teatrale che non si limitava alle rappresentazioni nella sala maggiore del palazzo dei governatori genovesi a Bastia (con un protocollo estremamente rigoroso) o ai teatri sacri della Settimana Santa, con tutto il fasto barocco dei sepolcri e delle grandi processioni.

La conoscenza dei grandi testi italiani: Gerusalemme Liberata e Roland Furieux era diffusa in tutta la società corsa, e i pastori della famiglia Bonaparte chiamavano Gertrude, sorella di Carlo e quindi zia di Napoleone, Clorinde, come la principessa guerriera della Gerusalemme Liberata.

Intorno al 1742, il marchese de Cursay organizzò grandi concerti d'opera per conquistare l'alta società di Bastia, durante i quali le cantanti donne eseguirono arie di Pergolese e Vinci.

Ma è stato lo stesso Marbeuf a costruire il primo teatro di legno in Corsica e le recenti ricerche di J-C Liccia (curatore della mostra) hanno dimostrato la qualità dei cantanti d'opera e dei ballerini che vi si sono esibiti, provenienti da tutta Europa.

L'opera al centro della vita sociale...

Sotto il Secondo Impero, l'opera lirica diventerà il centro della vita sociale: la costruzione del teatro d'opera di Bastia da parte di Andrea Scala darà origine a liti omeriche tra il prefetto, che voleva inserire nel repertorio Gounod e Massenet, e il sindaco, che amava solo Bellini, Donizetti, Rossini e Verdi. Nel 1869, l'imperatrice Eugenia assistette a una rappresentazione del Trouvère di Verdi al Théâtre Saint-Gabriel di Ajaccio.

Le tradizioni musicali popolari della Corsica...

La mostra non sarebbe completa senza un'evocazione delle tradizioni musicali popolari corse, che venivano suonate anche nei salotti patrizi, come testimonia la duchessa di Abrantès...

 

Un giorno, essendomi recata di buon mattino all'estremità del castello*, in una grande galleria abbandonata, dove c'era un pianoforte, o meglio una spinetta malridotta che Mademoiselle de Launay, la lettrice di Madame Mère, e io avevamo riparato come meglio potevamo, mi trovai davanti a questo pianoforte, malridotto com'era, e cominciai a provare una canzoncina da capraio cantata sulle montagne della Corsica, con l'intenzione di farne un piccolo notturno a due voci da cantare a Madame. Saveria mi aveva sentito e presto si trovò a singhiozzare dietro di me.

Mostra temporanea dal 14 ottobre 2022 al 15 gennaio 2023
Presso la Maison Bonaparte, rue St Charles